In Lombardia sono uscite una serie di regolamentazioni riguardanti gli impianti termici (più restrittivi rispetto alla legge nazionale) che cerchiamo di riassumere in maniera sintetica con le risposte qui sotto riportate (per una lettura completa dell’ultima d.g.r. n °X-3965 del 31.07.2015 clicca qui oppure consultare il sito del CURIT (Catasto Unico Regionale Impianti Termici)

 

SAI CHE IN LOMBARDIA LA MANUTENZIONE DELLE CALDAIE DEVE ESSERE CERTIFICATA?

In questa pagina troverai le risposte alle domande che vengono poste più frequentemente. Molti dei dubbi e delle informazioni necessarie su come gestire l’impianto di riscaldamento.

1 – Perché devo fare la manutenzione della mia caldaia?
La manutenzione della caldaia è un obbligo di legge. È un’operazione che: garantisce la sicurezza degli ambienti domestici, favorisce un risparmio energetico ed economico, riduce le emissioni inquinanti.

2 – Cosa significa certificare la manutenzione della caldaia?
Per certificare la manutenzione della caldaia basta comunicare al proprio Comune (se conta più di 40.000 abitanti) o alla Provincia che è stata eseguita la manutenzione e che è stato corrisposto il contributo dovuto per le ispezioni degli impianti termici. Operazione che effettua il manutentore sul portale del CURIT (Catasto Unico Regionale Impianti Termici) un volta effettuata la manutenzione.

3 – La certificazione della caldaia ha una scadenza? Quanto dura?
La certificazione ha la durata di due stagioni termiche. L’inizio della stagione termica è previsto il 1 agosto di ogni anno e termina il 31 luglio dell’anno successivo. La validità della certificazione decorre sempre dal 1 agosto successivo alla data in cui è stata fatta la manutenzione.

4 – Chi esegue le operazioni necessarie a certificare la manutenzione della mia caldaia?
Se hai un impianto autonomo inferiore a 35 kW, il manutentore ha l’obbligo di registrare i dati della manutenzione nel Catasto Unico Regionale Impianti Termici (CURIT). Questa operazione, seguita dalla consegna della documentazione cartacea al Comune o alla Provincia, costituisce la certificazione della manutenzione. Tu dovrai solo ricordarti di chiamare il tecnico per le revisioni programmate.

5 – Ogni quanto tempo devo fare la manutenzione della mia caldaia?
Se hai un impianto autonomo inferiore ai 35 kW la manutenzione della caldaia deve essere eseguita in base alle prescrizioni contenute nelle istruzioni tecniche per l’uso e la manutenzione rese disponibili dall’impresa installatrice. Qualora l’impresa installatrice non abbia fornito proprie istruzioni specifiche o queste non siano più disponibili, le operazioni di controllo e manutenzione degli apparecchi e dei dispositivi devono essere eseguite conformemente alle prescrizioni tecniche fornite dal produttore dell’apparecchio. In assenza di queste due indicazioni la periodicità viene definita dalle normative UNI e CEI.

Ogni due anni è obbligatorio, oltre alla manutenzione, la prova del rendimento di combustione. Se invece l’impianto è superiore ai 35 kW, la manutenzione e l’analisi di combustione devono essere effettuate annualmente, fermo restando che la certificazione è sempre ogni due anni. Se l’impianto è superiore ai 350 kW le analisi di combustione devono essere due (una ad inizio stagione e l’altra a metà stagione Ottobre-Gennaio).

Le operazioni di controllo e manutenzione previste per l’efficienza energetica dell’impianto devono essere riportate sui Rapporti di controllo tecnico conformi ai modelli approvati dalla Regione Lombardia ed inseriti nel portale CURIT a cura del manutentore.

6 – Il manutentore mi ha chiesto di pagare il contributo per la certificazione. Perché?
Il contributo per la certificazione è destinato all’Ente Locale competente e serve a sostenere il servizio di ispezione degli impianti termici previsto dalla legge. È diverso dal contributo regionale, che viene invece impiegato per la gestione del CURIT, importante strumento di sorveglianza di tutti gli impianti, che consente a Regione Lombardia e agli Enti Locali di individuare i più opportuni interventi per migliorare l’efficienza energetica.

7 – Il manutentore mi ha detto che devo targare l’impianto cosa significa?
A partire dal 15 ottobre 2014 ogni impianto termico funzionante nelle nostre abitazioni deve essere dotato di una targa identificativa, riportante un codice univoco valido per tutta la vita dell’impianto.

In caso di nuova installazione la Targa viene apposta dall’installatore, mentre per gli impianti di riscaldamento esistenti l’operazione avviene a cura del manutentore.

Il codice della Targa identifica l’impianto per tutto il tempo in cui viene mantenuto in esercizio. Nei casi di ristrutturazione dell’impianto termico e nei casi di sostituzione del generatore, anche ove sia previsto il cambio di vettore energetico utilizzato, la Targa Impianto non deve essere sostituita. Occorre procedere alla targatura del nuovo o dei nuovi impianti solo nei casi di trasformazione di un impianto termico centralizzato in più impianti autonomi o viceversa.

La Targa così attribuita permette di tracciare i dati relativi all’impianto con maggiore certezza e facilita il recupero di tali informazioni da parte del responsabile dell’impianto stesso

8 – Quando posso accendere il riscaldamento?
Quasi tutto il territorio della Regione Lombardia ricade nella zona climatica E. Ciò significa che è possibile accendere il riscaldamento dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore giornaliere. In caso di particolari eventi climatici, è possibile accendere il riscaldamento oltre il periodo indicato, per la metà delle ore giornaliere consentite, ovvero per non più di 7 ore.